Contratto turistico: in cosa consiste?
Il contratto turistico è piuttosto complesso e delicato. Per questo motivo abbiamo pensato di offrirvi delle informazioni preziose. Una guida utile nella gestione degli affitti turistici e per tutto ciò che va considerato al momento di affittare un immobile.
Il contratto turistico: le questioni da risolvere
E’ la domanda principale dalla quale iniziale per redigere un contratto di affitto a uso turistico. E poi ne seguono altre che riguardano il significato di locazione turistica. Oltre a cercare di capire quando si deve far firmare il contratto agli ospiti e qual è la formula ideale. Altre questioni da risolvere sono: ci sono contratti turistici della durata inferiore di 30 giorni? Oppure che durino meno di una settimana?
Il cosidetto contratto di locazione transitoria per finalità turistica è l’accordo che intercorre tra proprietario e ospite. Nel contratto vanno scritti i dettagli e le caratteristiche che riguardano il soggiorno. E questo deve avvenire in un precisa struttura e in un determinato arco di tempo.
Per qualsiasi persona che affitti una casa vacanze, un appartamento ecc. è necessario che venga redatto un contratto. E questo va firmato da ambo le parti, cioè sia dall’ospite che dal proprietario dell’immobile. In questo documento ci deve essere specificata la finalità turistica.
Quando si può parlare di contratto turistico?
Per risolvere questa annosa questione, ci aiutano gli articoli del codice civile sulla normativa delle case vacanze. Oltre alla legge 431/98 il D.L. 50/2017 in vigore. Ciò che stabilisce che il proprietario di un immobile ha la facoltà di stipulare un contratto turistico d’affitto per locazioni brevi. Ma solo se esistono tre precise condizioni: la locazione ha ad oggetto un immobile abitativo, sono quindi escluse le pertinenze quali, ad esempio, le soffitte.
1. La locazione ha per oggetto un immobile abitativo, sono quindi escluse le pertinenze come, soffitte e magazzini.
2. La locazione non dura più di 30 giorni e quindi non c’è obbligo di registrazione, pagamento dell’imposta di registro e imposta di bollo
3. Il contratto è stipulato da persone e a favore di persone, le quali agiscono per fini diversi dall’attività di impresa.
Stipulare un contratto turistico d’affitto
Questa tipologia di contratto turistico è utile soprattutto perchè tutela e salvaguarda tutte e due le parti che lo stipulano.
Soprattutto nel caso di controversie e altri tipi di problemi che possono intercorrere tra le due parti.
Il contratto turistico evita che nasca ogni genere di problemi tra le due parti. Anche poichè esiste un documento e un accordo scritto e firmato da proprietario e affittuario che regola il rapporto.
In questa maniera il proprietario della struttura non si deve preoccupare per eventuali infrazioni da parti degli ospiti.
E l’ospite sarà sicuro di non essere imbrogliato oppure raggirato in nessuna maniera.
Tutelare gli ospiti
Il contratto turistico è molto apprezzato dagli ospiti. Il motivo risiede nel fatto che, in questo modo, il proprietario dell’immobile dimostra particolare attenzione per gli affittuari e la sua attività. Il turista si sente tutelato e accolto nel migliore de modi.
Comunicare agli ospiti la possibilità di stipulare un contratto di affitto ad uso turistico è inoltre una prassi particolarmente apprezzata, poichè palesa la dedizione e l’attenzione che il proprietario di una casa vacanze pone nella sua attività.
Condizioni e contratti differenti
Ogni tipologia di affittacamere, b&b, casa vacanze oppure airbnb è diversa dall’altra. Quindi termini e condizioni cambiano a seconda del tipo di immobile e di struttura.
Quindi il contratto turistico d’affitto deve essere redatto in base alla struttura e alle varie caratteristiche che la contraddistinguono.
Il contratto di locazione turistica inferiore a un mese o una settimana
Anche la durata del soggiorno rappresenta una variabile nel redigere il contratto. Ci sono contratti di locazione inferiori a 30 giorni e altri inferiori a una settimana. Siccome si tratta di una locazione inferiore al mese, non esiste obbligo di registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate. E neanche presso l’Autorità di Pubblica Sicurezza, a meno che il conduttore non sia un cittadino extracomunitario.
In questo ultimo particolare caso, la comunicazione va effettuata entro le 48 ore dalla firma del contratto.
Il contratto deve essere stipulato per iscritto
Sì perchè la legge richiede che sia scritto altrimenti viene considerato nullo. Inoltre nel contratto va evidenziata la finalità turistica. Va siglato da entrambe le parti in ogni pagina e firmato per esteso nell’ultima al momento del check-in.
Il canone può essere determinato liberamente, perchè la legge non prevede specifici calmieri.
Il solo vincolo che viene imposto riguarda la modalità di pagamento. Questo, per importi superiori a 2.999,00 euro, deve essere eseguito tramite bonifico, assegno bancario o circolare, oppure tramite carta di credito.
Infine la ricevuta deve essere rilasciata al saldo.
Nel contratto può essere inserito anche il pagamento della tassa di soggiorno. Questo dipende dalle normative regionali e/o comunali. Maggiori informazioni vi possono essere fornite dunque dall’amministrazione comunale del luogo dove si trova la casa da affittare.