cosa vedere a roma

COSA VEDERE A ROMA: GUIDA ALLA CAPITALE

Sei in viaggio e ti chiedi cosa vedere a Roma?

Per farti godere appieno della Grande Bellezza abbiamo pensato di comporre una guida su cosa vedere a Roma che comprende i luoghi che preferiamo. Pronto a partire?

Su Roma ci sono centinaia di detti e motti, ma il nostro proverbio preferito, tra “Roma non è stata costruita in un giorno” e “Chi va a Roma perde la poltrona” è “Tutte le strade portano a Roma”.

Infatti eccoti qui, atterrato a Fiumicino o Ciampino (i due aeroporti della Capitale). O sceso alla stazione di  Roma Termini, il capolinea ferroviario centrale.

Ma se hai scelto l’auto hai scoperto il mitico “Grande raccordo anulare” cantato da Venditti/Guzzanti.

Ti trovi finalmente nella Città Eterna. È davanti a te, pronta ad ammaliarti e lasciarti ricordi indelebili nella memoria.

Perché non c’è alternativa: Roma affascina, non lascia scampo, ti prende e ti avvolge, ti sorprende ad ogni angolo.

Se tu potessi vagabondare per Roma per anni avresti ancora qualcosa di cui stupirti.

In fondo Roma è “caput mundi”, no? (capitale del mondo).

Ma, a tua disposizione, non hai tutta una vita, perciò iniziamo a suggerirti ciò che devi assolutamente vedere nel lasso durante il tuo soggiorno.

Cosa vedere a Roma? Dal Colosseo al Vittoriano, dai Musei Vaticani a Trastevere, da Villa Borghese al MAXXI.

La città cantata da migliaia di poeti in primis romani e poi stranieri, moderni e contemporanei, la città affrescata da Fellini in “Vacanze romane”.

La città patria del neorealismo per il suo difficile dopoguerra e passato, di santi ed accattoni, capitale d’Italia all’inizio controvoglia proprio perché semidistrutta e rinata a nuova gloria…

Nulla racchiude tutta l’ umanità e il senso della storia come fa Roma. Sei pronto? E allora partiamo!

La storia ti insegna cosa vedere a Roma

Intanto, perché Roma è detta la “Città eterna”? Chiariamo subito questo detto: non ci crederai ma il merito di ciò è di Albio Tibullo (55 a.C./ 19-18 a.C.), un poeta latino che oggi pochi conoscono.

Ai suoi tempi però era un noto autore di poemi erotici. E, nel secondo libro delle Elegie, immagina un periodo molto remoto e scrive “Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia”.

La frase è traducibile in italiano come “Né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell’Eterna Urbe”.

Ed è questo il primo riferimento scritto alla Città Eterna, o almeno il più antico di cui ci è arrivata traccia. Col tempo in molti hanno riutilizzato l’epiteto, contribuendo alla sua fama. 

E se pensi a Roma, a cosa si rivolge subito il tuo pensiero? Ti verrà in mente uno dei suoi simboli più noti, nonché una delle sette meraviglie del mondo moderno: il Colosseo

Situato nell’esatto centro dell’urbe (“urbe” in latino sta per “città”, per cui è uno dei nomi con cui ci si rivolge a Roma), l’anfiteatro può contenere 50.000 spettatori.

Ed era il più grande monumento romano al mondo. L’ Anfiteatro Flavio deve il suo nome originale all’Imperatore che ne commissionò la costruzione.

Detiene il primato del turismo culturale in Italia e perciò è tra i primi a livello mondiale.

Infatti la maggior parte del patrimonio culturale UNESCO si trova nel nostro Paese.

Nel suo Parco Archeologico ti muoverai lungo l’enorme viale del Foro Romano dove si svolgeva la vita culturale della città e scoprirai il colle Palatino.

Il Colosseo era una costruzione adibita a giochi per lo più cruenti per sollazzare il popolo romano.

Se hai visto “Il Gladiatore” di Ridley Scott (una buona ricostruzione storica per i costumi e le usanze dell’esercito e del Senato, unita a una trama fantasiosa) ne hai già un’idea.


Ma qualcosa ci dice che ti stupirà ugualmente: il Colosseo è uno dei monumenti che restano impressi nell’animo umano proprio per essere “colossale”, imponente e meraviglioso all’occhio umano.

I giochi che si svolgevano erano spesso duelli di gladiatori, o tra squadre di gladiatori o, ancora, tra uomini e fiere.
Triste pensare ai martiri cristiani portati come pasto per i leoni nel Colosseo tra il dileggio del popolino.

“Panem et circenses” ovvero distribuzione di cibo a volontà e “giochi” era il motto dei governanti di Roma. Grazie a questi intrattenimenti il popolo era impegnato e non pensava alla politica. Il detto fu coniato da Giovenale, un poeta latino che capì perfettamente l’astuzia.

Strategie salta code per vedere meglio Roma

Per visitare il Colosseo, ahimè, note dolenti: non è gratuito e, probabilmente, in alta stagione dovrai aspettare qualche ora.
Però ti sveliamo dei metodi per evitare lunghe attese. Per esempio acquistare i biglietti “salta- coda” sia con visita guidata che senza, o il City Pass con entrata senza fila per tre monumenti e visita audio-guidata.

L’ Omnia Card invece comprende sia Roma che il Vaticano nei suoi siti, oltre al servizio pubblico di trasporto gratuito!

Sono tutti ottimi escamotage per non attendere troppo, e vanno bene anche per gli altri monumenti che andrai a vedere, perciò tienili presenti.  

Lasciamoci alle spalle il Colosseo con la sua bellissima e terribile storia ed i suoi morti.

Davanti a te troverai un viale che, ai lati, mostra rovine di meraviglie di ogni tipo, fiancheggiato nella parte moderna della strada dalle statue di numerosi imperatori romani.

Questo è il Foro Romano, il centro della vita culturale, economica, politica della Roma antica.

Difatti, ai lati, vedrai le rovine di antichi mercati, edifici amministrativi e religiosi dove si svolgeva la vita pubblica della città. Tuttavia, non troverai nessun pannello esplicativo sul sito, quindi se sei interessato alla storia, dovresti optare per una visita guidata o pensare a un’app su Roma.  

Tra i monumenti si trova la Colonna Traiana, che narra le gesta dell’Imperatore Traiano sotto il quale l’Impero Romano raggiunse la maggior espansione in tempo di pace.

Fu eretta infatti in occasione della conquista della Dacia (attuale Romania) e racconta tutte le conquiste dell’epoca.

Spesso, di notte, con giochi di luce, il Parco Archeologico del Foro Romano viene ricostruito in modo da rianimare le rovine, ricreare i templi e gli edifici amministrativi, con tanto di spiegazione multilingue.
Uno spettacolo da non perdere.  

Il Vittoriano tra i monumenti da vedere a Roma

Ora scostiamoci un attimo dalla Storia romana antica per aggirare il Colosseo e dirigerci verso il Tevere.

Lì, troverai un imponente monumento di epoca contemporanea in marmo bianco, che domina Piazza Venezia.

Si tratta del Vittoriano, il monumento dedicato a Vittorio Emanuele II detto “Padre della Patria”.

Lo stile e le decorazioni si rifanno al Risorgimento italiano e il monumento è detto anche Altare della Patria.

Infatti nacque e fu effettivamente consacrato alla memoria del Re che unificò l’Italia e fu un’Ara (altare) alla Dea Roma, finito di erigere nel 1935.

Essendo però terminato in pieno primo dopoguerra, fu deciso fosse consacrato alla Patria come Monumento del Milite Ignoto.

Conserva la salma di un caduto, cui viene sempre resa la guardia d’ onore. Si tratta di uno sconosciuto ma è un simbolo dei caduti di tutte le guerre.

Una madre di più figli dispersi in guerra del Carso, nel primo dopoguerra scelse una tra otto bare provenienti da otto fronti diversi di otto militi ignoti.

E fu portata a Roma con tutti gli onori in una lentissima processione del treno da Aquileia alla Capitale, perché tutti potessero renderle onore.

La salma sconosciuta fu tumulata nell’Altare della Patria, con una fiamma eterna che rende onore a tutti i caduti di tutte le guerre.

Le maggiori cerimonie dello Stato Italiano si tengono infatti proprio là, e la guardia d’onore non smonta mai la sua veglia. 

Attorno al Vittoriano c’è la famosa Piazza Venezia, dove si incrociano cinque delle più famose strade dell’Urbe: via dei Fori Imperiali, via del Corso, via Nazionale, via del Plebiscito- Corso Vittorio e via Teatro Marcello.

A circondare l’Altare della Patria ci sono altri prestigiosi edifici.

A iniziare da Palazzo Venezia, quattrocentesco e sede del Museo nazionale dedicato, e poi Palazzo delle Assicurazioni Generali e Palazzo Bonaparte.

Ai piedi del Campidoglio, Piazza Venezia si stende grande e larga, a simboleggiare la grandezza di Roma. Conduce la mente anche ai discorsi di Mussolini che il dittatore pronunciava proprio lì.

A Natale vi si accende l’albero di Natale donato dal Trentino Alto Adige ed è sede di molte celebrazioni statali.

Decidendo di percorrere via Marcello, affiancando praticamente la scalinata del Vittoriano, si arriva a Piazza del Campidoglio.

Progettata da Michelangelo, fu il centro politico e culturale della Roma rinascimentale, ed è anch’essa circondata da palazzi prestigiosi.

Intorno a te troverai il Palazzo Senatorio, il Palazzo dei Conservatori e Palazzo nuovo, che ora ospita i famosi Musei Capitolini ed il Museo di arte ed archeologia.

Là troverai la famosa lupa che allatta i gemelli fondatori Romolo e Remo, alla base della leggenda che riguarda la fondazione di Roma. 

Cosa vedere a Roma: l’iconico Pantheon, il tempio rotondo

Tornando dal Campidoglio verso via del Corso ti troverai nel rione Pigna e, non lontano, ecco la meravigliosa e rotonda struttura circolare del Pantheon.

Risale al 112 d. C. circa e fu eretto come tempio per le divinità passate e future: l’ingresso è gratuito, cosa rara, e si può accedere liberamente.

L’atmosfera è, a dir poco, mistica.

Ti troverai dentro a una delle cupole più grandi del mondo, e circondato da sepolture famose.

Come la tomba di Raffaello Sanzio, uno dei protagonisti del Rinascimento, e di Vittorio Emanuele II che prima abbiamo nominato, sepolto lì con la consorte Regina Margherita.

E numerosi pittori, scultori e personalità culturali e artistiche.

Il tempio pagano voluto da Agrippa si trasforma in luogo cristiano, con la sepoltura dei resti di alcuni martiri anonimi nel sottosuolo.

E poi, nel Rinascimento, inizia ad accogliere le prime sepolture di artisti illustri come Raffaello Sanzio e Annibale Carracci. In seguito è stato scelto per accogliere anche le tombe del re Vittorio Emanuele II e della moglie Margherita.

Un altro posto che non può mancare nella nostra lista è Piazza Navona.
Non è troppo lontana dal Pantheon, la si raggiunge passato qualche vicoletto. Dichiarata una delle piazze più belle di Roma, siamo certi che ti conquisterà.

Famose le sue tre fontane: quella dei Quattro Fiumi, quella del Nettuno e la Fontana del Moro. 

La magica e felliniana fontana di Trevi

Parlando di fontane e della zona, tra le cose da vedere a Roma non può mancare assolutamente una delle meraviglie più stupefacenti: la Fontana di Trevi.

La si raggiunge proprio per via Fontana di Trevi, dal Pantheon, e si taglia davanti a Palazzo Montecitorio per via del Tritone.

Tutti nomi evocativi, incluso il palazzo sede del Parlamento Italiano e della Camera dei Deputati.

Ed eccola, infine. Enorme, di marmo bianco, rappresenta l’allegoria di Nettuno come Re dei Mari sul suo carro.

Resa celebre da Fellini per il bagno di Anita Eckberg nella fontana di notte, ora le sue acque non possono essere “profanate”, pena una multa salata.

La leggenda vuole che si debbano tirare nella fontana due monetine, dietro alle proprie spalle: una per esprimere un desiderio e l’altra per tornare a Roma!

Il palazzo barocco che le fa da scenografia arricchisce il tutto, creando un’atmosfera monumentale al complesso. 

Grazie alla metro di Roma o facendo quattro passi per via Condotti, arrivi alla scalinata di Trinità dei Monti, ai cui piedi si stende Piazza di Spagna.

La scala fiorita è sempre gremita di turisti e, di notte, è ampiamente solenne da vedere.

In piazza di Spagna trovi anche la Fontana della Barcaccia, di Bernini padre e figlio, ahimè danneggiata da hooligans olandesi ubriachi non molto tempo fa. 

Villa Borghese e i musei nella lista di “cosa vedere a Roma”


Tutti i posti di cui abbiamo parlato sono spesso gremiti di gente ovunque: per cui ti offriamo un fresco e ampio riparo tranquillo.

A nord di Piazza di Spagna, raggiungibile facilmente con la metro A, scendendo a un’uscita dedicata, puoi raggiungere Villa Borghese coi suoi giardini.

Larghi vicoli alberati punteggiati da antichi templi e costruzioni monumentali, statue e fontane, e non perderti il parco botanico all’interno! 

Finora abbiamo descritto monumenti all’aperto, con tutti ciò che ne consegue, ma ora ti daremo una breve summa dei musei da visitare assolutamente a Roma.

Ti conquisteranno sicuramente e, i primi tre, sono accolti proprio nei giardini di cui abbiamo appena parlato: 

  • la Galleria Borghese con la sua enorme collezione. 
  • Il Museo Nazionale Etrusco, con reperti della vita pre-romana latina. 
  • La Galleria d’Arte Nazionale Moderna, che ospita anche dipinti di Cézanne e Van Gogh.
  • I musei Capitolini, sopra elencati nel Campidoglio. 
  • I Musei Vaticani, entrando nella città- stato del Vaticano: sono 13 musei raggruppati in oltre 7 chilometri e sempre affollati. Ricchissimi di opere d’arte e preziosità, con tutti i percorsi che terminano nella grandiosa Cappella Sistina. Un consiglio? Prenota prima che puoi il tuo biglietto.
  • Il Museo Palatino, sede dei primi insediamenti romani. 
  • La Galleria Nazionale di Arte Antica, con dipinti di Raffaello e del Caravaggio

Il cibo, il buon vino e i bagni: le Terme di Caracalla

I romani dicevano che “il cibo, il buon vino ed i bagni” li avrebbero portati alla malora ma non sapevano resistere a nessuna di queste tentazioni.

Difatti ora seguici alle famose “Terme di Caracalla”, ormai solo rovine ma con sorpresa.

Le “Therme Antoniae” sono uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità, costruite nella parte meridionale della città per iniziativa di Caracalla, che dedicò l’edificio centrale nel 216 d. C.


La pianta rettangolare è tipica delle “grandi terme imperiali”, delle quali anche di altre rimangono tracce ma non così ben conservate (le “Terme di Diocleziano”, ad esempio, sono più grandi).

C’è da spiegare anche che le terme non erano solo un edificio per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche un luogo per il passeggio e lo studio.

Le Terme di Caracalla sono uno dei rari casi in cui è possibile ricostruire, sia pure in parte, il programma decorativo originario.

Le fonti scritte parlano di enormi colonne di marmo, pavimentazione in marmi colorati orientali, mosaici di pasta vitrea e marmi alle pareti.

Oltre a stucchi dipinti e centinaia di statue e gruppi colossali, sia nelle nicchie delle pareti degli ambienti che nelle sale più importanti e nei giardini.

Per l’approvvigionamento idrico fu creato un ramo speciale dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, “l’Aqua Antoniniana”. Restaurato più volte, l’impianto termale cessò di funzionare nel 537 d.C.

Castel Sant’Angelo, residenza dei Papi

Speriamo non vi siate già abbuffati d’arte perché ora arriva un altro monumento imperdibile della città capitolina: Castel Sant’Angelo ed il Ponte che attraversa il Tevere. 

Un magnifico colpo d’occhio frontale della costruzione lo si ha arrivando da Ponte Vittorio dal parallelo ponte Sant’Angelo, entrambi naturale continuazione di Corso Vittorio Emanuele (partendo da piazza Venezia).
Ma anche da Piazza del Popolo, altro luogo d’attrazione, si percorrerà -meglio se di notte- il Ponte che attraversa il Tevere, con le sue numerose statue di santi.

Sul modello, verrà ricostruito il Karluv Most, il Ponte Carlo a Praga dopo la Guerra dei Cent’anni.

Il ponte risplende nella notte sul Tevere e ci porta a Castel Sant’Angelo, per secoli residenza dei Papi.

All’inizio in realtà fu costruito dall’imperatore Adriano per fungere da mausoleo, ma in seguito, iniziò a svolgere un ruolo militare molto importante.
Si è trasformato infatti in un luogo di rifugio per i papi durante le invasioni!
È stato persino creato un accesso diretto dal Vaticano, un corridoio privato in caso di emergenza.

Puoi visitare il castello, vedere le tombe e gli antichi appartamenti dei Papi, senza scordarti di ammirare la meravigliosa vista dalla passeggiata del bastione. 

La visita allo Stato del Vaticano

Ma partendo dalla storia di Castel Sant’Angelo e del suo misterioso corridoio segreto, non si può che approdare al Vaticano!

Il più piccolo stato al mondo ma visitatissimo, sede centrale della cristianità cattolica e di preziosissimi tesori e già citati musei, attira milioni di turisti ogni anno.

Solo il personale sacerdotale e le suore possono viverci all’interno, con le famose guardie svizzere, ma puoi accedere dal meraviglioso Colonnato del Bernini.
E avvicinarti a una piazza piena di splendore gettando un occhio alla meravigliosa cupola del Vaticano.

Le code qui, manco a dirlo, sono sempre chilometriche, per cui il discorso di acquistare i biglietti con largo anticipo è valido anche in questo caso.

Dove arriverai, appena superate le colonne, è la celeberrima Piazza San Pietro, dal nome del primo Papa e Vescovo di Dio secondo la tradizione cattolica.

La piazza è stata progettata tenendo alla mente il seguente principio: permettere al maggior numero di persone di vedere il Papa mentre dà la sua benedizione dal balcone della Basilica di San Pietro.

I due colonnati circondano la piazza, costituita da quasi 280 colonne e 145 statue di santi: nel centro di Piazza San Pietro è presente un obelisco egizio circondato da due grandi fontane.

Le lunghe file di attesa per visitare la basilica partono da questa piazza.

Una volta all’interno della basilica potrai ammirare una serie di altari e di monumenti e rimarrai sicuramente colpito dalla ricca decorazione barocca. Anche se l’hai vista tante volte in televisione.

Da vedere assolutamente i numerosi monumenti funerari dei papi, la famosa statua di San Pietro e la gigantesca cupola progettata da Michelangelo, che dicono si veda persino dallo spazio.

La salita alla Cupola è permessa tramite un ascensore sul lato destro della Basilica e poi ben 323 scalini, ma sarai ampiamente ricompensato dalla vista magnifica sulla città.

Tutte le domeniche, l’entrata ai Musei Vaticani (linea metro A – fermata Cipro) è gratuita. Qui non ci sono stratagemmi: dovete fare la coda.

Il sottosuolo di Roma: la mistica atmosfera delle Catacombe

Hai visitato tutto ciò di Roma sulla superficie, ma dimentichi che una città così antica è costituita da strati su strati, e molto di essa sta nel sottosuolo.

Perciò preparati a scoprire cosa nasconde Roma sottoterra.

Ti stiamo parlando delle famose catacombe di Roma: le più famose ed ampie sono le Catacombe di Callisto.  Sicuramente sono le più interessanti da visitare.

Un tempo erano utilizzate come cimiteri per ebrei e cristiani, sono le più grandi della città e coprono quasi 15 ettari di sottosuolo.

Sulle pareti, potrete vedere delle rappresentazioni della vita cristiana come il battesimo e le scene dell’Antico e del Nuovo Testamento.

La visita dura circa 30 minuti e deve essere effettuata con l’accompagnamento di una guida per la natura del percorso.

Se vuoi vedere le catacombe durante il tuo viaggio a Roma, il metodo più semplice è probabilmente alla Cripta dei Cappuccini. La cripta si trova in centro, vicino alla Fontana di Trevi. Qui, presi i biglietti per il tuo tour (la guida è inclusa) puoi anche visitare le altre catacombe come quella di San Sebastiano, di Domitilla o le Catacombe di Priscilla. 

Questi sono i nostri consigli per Roma del passato, dall’antichità latina al contemporaneo, dal Colosseo al Vittoriano. Ti abbiamo dato suggerimenti per raggiungere le mete principali e qualche accenno ai percorsi più frequentati.

Roma, comunque, si gira facilmente usando i mezzi dell’ATAC, grazie ai biglietti integrati. Alcuni valgono più giorni, come la Omnia Card che, oltre a sconti e opzioni salta-code a Roma e presso il Vaticano, ti dà accesso illimitato ai mezzi.

Roma proiettata sul futuro: il MAXXI

Ma se ti è rimasto un po’ di tempo da dedicare all’arte contemporanea, dopo questa scorpacciata di storia ed arte antica e moderna, devi andare al MAXXI. Qui puoi finire il tuo tour in bellezza.

Si tratta di un museo interamente dedicato alla creatività contemporanea. Per arrivarci devi puntare il navigatore verso il quartiere Flaminio. Sì lo stesso del famoso Stadio Olimpico, da vedere per il villaggio dello sport che lo circonda.

Il MAXXI è stato progettato dalla compianta archistar Zaha Hadid. Ospita più di 400 opere suddivise tra net-art, pittura, scultura, fotografia, visual e performing arts. Tutto all’insegna di “giovane” e “contemporaneo”.

La massima espressione del museo, che porta infatti scritto “More than meets the eyes” (“più di quanto vede l’occhio”) è l’opera GIGAPIXEL.
Espressione del millennio in corso, è frutto della collaborazione con il Google Cultural Institute. 

Insomma, con quest’ultima ventata di modernità ti abbiamo illustrato cosa vedere a Roma, anche se non avremmo finito, se fosse per noi.

Una scorpacciata d’arte, di vita e di cibo

Per noi dovresti perderti nei vicoli latini e prendere un gelato in un bar che richiama tanto l’Italia degli anni ’60.

Oppure, visto che parliamo di cibo, farti una bella carbonara genuina a Trastevere o a San Lorenzo, dove fermarsi anche per la serata nei locali bohemiens.

Tra le specialità della gastronomia romana dovresti provare i carciofi alla giudia (o alla romana), l’abbacchio alla scottadito, la coda alla vaccinara e i supplì da passeggio.

Sarebbe bello anche che tu rivivessi, tramite un percorso apposito, la Roma dei film.

Qui ne sono stati girati moltissimi: del neorealismo caro a De Sica e della strada di Pasolini, della romantica descrizione di Fellini da autentico innamorato, la Roma del Marchese del Grillo e di Sordi.

Quanti aspetti ha la Roma immortalata in innumerevoli film, dipinti, poesie, arazzi, scritti, storia.

Perchè Roma è una summa di storia, e noi ti invitiamo a viverla, seguendo il nostro itinerario.

Puoi seguire l’ordine che ti abbiamo indicato, oppure stravolgere i nostri suggerimenti e personalizzando la tua visita alla città.

Andare alla ricerca di posti meno turistici oppure ammirando Roma dal Parco del Pincio, tra tutte le sue statue.

Sei nella città eterna, quindi prenditi il tuo tempo e gustala senza fretta.

E ricorda: una moneta per un desiderio e una per tornare. Perché vorrai tornare, ne siamo sicuri: d’altronde lo abbiamo detto all’inizio: “tutte le strade portano a Roma”.