VAL VERZASCA: UN POSTO DA SCOPRIRE
Chi è mai stato in Val Verzasca? Se non la conoscete, fermi! Siete ancora in tempo per apprenderne la storia e immaginarne la bellezza.
Si tratta di una valle nel Canton Ticino, in Svizzera, assai suggestiva, dove la natura si mostra creando uno spettacolo di luce, acqua e piante, non a caso infatti viene chiamata “Le Maldive della Svizzera”.
Questa oasi naturale confina con la Riviera e la Leventina, a est e con la Valle Maggia a ovest, con una lunghezza di venticinque chilometri.
In estate è meta molto gettonata da un intenso flusso turistico, che ogni giorno convoglia in valle moltissimi visitatori.
Ma è sempre stato così? In realtà fino al 1950 questa vallata selvaggia, priva di campi ed incastonata tra lame di monti, era sconosciuta persino agli stessi ticinesi, che lne sapevano qualcosa solo attraverso gli scritti di impavidi viaggiatori del passato.
Possiamo dunque dire che si tratta di un luogo giovane, scoperto da pochi anni! Come è potuto rimanere, così a lungo, segreto? Approfondiamone meglio la storia!
LE ORIGINI DELLA VAL VERZASCA
Sappiamo che già dal Neolitico la valle doveva essere luogo di insediamenti umani.
Ma le prime testimonianze risalgono all’VIII secolo a.C. con il “Sass di Striöi”, detto “Pietra delle Streghe”, di Berzona (una frazione di Vogorno). Si tratta di un masso su cui sono state incise coppelle, croci e due forme di piede.
A Tenero invece è stata scoperta nel 1880 un’importante necropoli romana dei primi secoli d.C.
Qui sono stati rinvenuti anfore e oggetti in bronzo ora custoditi presso il Castello dei Visconti di Locarno.
Essendoci considerevoli difficoltà di accesso, la Valle Verzasca non è mai stata considerata politicamente rilevante.
A causa di ciò, oggi, è uno dei luoghi che ha mantenuto meglio le sue caratteristiche più storiche.
UNA VALLATA MOLTO ANTICA
La prima testimonianza scritta di questa comunità risale al 1234, dove si fa riferimento al comune di Verzasca.
Gli insediamenti presenti fin dall’inizio erano Fontobia, Vogorno, Costa, Corippo, Rancono, Verzollo, Sambugario, Aquino, Brione, Frasco, Sonogno.
Dopo una rivolta avvenuta nel 1338 contro l’antica Pieve di Locarno, a livello amministrativo, si sono ritrovati documenti scritti del consiglio di Verzasca risalenti al 1495.
In questi anni si andavano consolidando realtà locali che oggi vengono indicate con il nome di patriziati, entità politiche che erano il cardine su cui si poggiava l’intera vita sociale del tempo.
Tra il 1410 e il 1500 la valle passò sotto il dominio di più popoli, come gli Svizzeri, i Savoia, i Leventinesi ed infine i Rusca mentre a partire dal 1500 tornò a esser parte della comunità di Locarno come baliaggio svizzero.
Il 24 giugno 1608 gli Svizzeri confermarono le franchigie della comunità e nel 1686.
E, dopo la cacciata della famiglia Marcacci, i comuni della valle iniziarono nuovamente a nominare in autonomia podestà e tenente che provenivano a turno dalle diverse vicinie.
Dal 1803, la valle creò un circolo con capoluogo Lavertezzo.
COM’È FATTA LA VAL VERZASCA
Questa valle è una vera e propria oasi naturale. Percorrendo il territorio si alternano acque smeraldine a piccole spiagge di roccia, il tutto incastonato in una cornice montuosa con una florida vegetazione.
Il fitto bosco è creato soprattutto da castagni ma anche da vigne, alberi di palma, pensate, questa varietà in un solo posto!
Se le montagne che circondano la valle hanno un’altezza media di 2400 m., il fondovalle si aggira tra i 500 e i 900 m. s.l.m., dove arriva a scorrere il fiume Verzasca.
L’effetto visivo è quello di una tipica conformazione a v, con un’evidente origine glaciale, infatti la valle del Ticino era sede di un grande ghiacciaio che bloccava le nevi eterne della valle.
Per questo motivo si accumulavano, e il loro scioglimento nei periodi caldi causava un forte deflusso di acqua. Acqua che, col passare del tempo, ha dato alla valle l’aspetto che ha oggi.
Partendo dalla diga che con i suoi 220 metri di altezza crea un lago dal colore che è difficile da descrivere a parole, si apre la valle, timidamente, con i suoi primi nuclei abitati, inframmezzati da vivaci e rumorosi ruscelli.
IL PONTE DEI SALTI
Proseguendo fino a Lavertezzo, ci si imbatte ne “il ponte dei Salti”, soprannominato “il ponte Romano”.
Gli studiosi pensano che risalga all’epoca tardo-medievale, più volte riedificato a causa dei crolli causati dalla corrente delle acque.
Ha una struttura a doppio arco, con pilastro centrale poggiato su un enorme masso.
Ciò offre un punto di vista privilegiato sulla valle e sulle grandiose pietre levigate, soprattutto, mostra il fiume in tutte le sue sfumature.
La valle prosegue e noi la seguiamo. Dirigendoci verso nord, due ponti moderni consentono di osservare uno degli spettacoli che rendono magico questo angolo di paradiso.
I massi erratici trascinati a fondovalle dai ghiacciai e dalle frane creano un capolavoro naturale.
Gli enormi blocchi di gneiss lisciati e striati dal lento e costante lavorio del fiume disegnano l’intero paesaggio come se fosse uno scenario primordiale. Un uomo, davanti a tale bellezza, può solo che sentirsi piccolo.
In cima alla valle, si trova il borgo Sonogno. Qui, quasi per incanto, si apre un vasto pianoro circondato dalle vette.
Il paese è rimasto quello di una volta, con i caratteristici “rustici”, le antiche case in pietra, disposti regolarmente lungo la via principale.
L’iconico forno al centro del villaggio, la chiesa silenziosa e le piccole botteghe, creano davvero un’atmosfera delicata e suggestiva.
VAL VERZASCA: CHE COSA VEDERE?
Da dove cominciare dunque per visitarla?
La valle ha veramente molto da offrire, con i suoi scorci pittoreschi, grandi prati con animali (sarà facile trovare le famose capre nere!) è il connubio perfetto tra natura, relax e sport.
Un’ottima idea per conoscerla camminando a piedi è la scelta del Sentierone, camminata adatta a tutti, dalle famiglie agli escursionisti.
Si svolge a tappe, da Brione a Sorogno, offre la possibilità di proseguire anche tramite l’utilizzo di autobus.
Un altro itinerario percorribile è “il Sentiero delle leggende di Gerra Verzasca” un percorso circolare di un paio d’ore.
Inizia dalla fermata «Al ponte» e da lì si segue la volpe, presente sui cartelli indicatori lungo il sentiero che ha anche aree di sosta per pic-nic e giochi all’aperto per famiglie.
Curiose le leggende di folletti e maghe che si sussurrano riguardo questo cammino!
Per i più coraggiosi c’è anche la possibilità di saltare nel vuoto grazie ad un fantastico Bungee Jumping, dalla diga di 220 m.
Fu usato anche da Pierce Brosnan, il famoso 007, durante le riprese del film “Goldeneye”!
Che dire? Questa valle incantevole offre moltissimo ai suoi visitatori, tra storia e paesaggi, vi stupirà!