VISITARE FELTRE: TUTTO L’ESSENZIALE
La prima impressione che si ha nel visitare Feltre è la sensazione di stare in più realtà contemporaneamente.
E’ una città montana veneta, si trova precisamente della provincia di Belluno.
Ed è situata in una zona peculiare che si trova tra le province di Trento, Treviso e Venezia, a metà fra la vasta Pianura Padana e le frastagliate Alpi.
Nonostante la sua presenza in un territorio così vasto e diversificato, i circa 20.500 feltrini hanno una forte identità locale, che da sempre tengono a mostrare orgogliosamente.
Dal cibo ai monumenti del patrimonio storico e artistico inestimabile, fino ai paesaggi. Vediamo insieme quali sono le particolarità imperdibili e da conoscere, che valorizzano al meglio questa perla incastonata tra le Dolomiti.
COSA VISITARE NEL CENTRO DI FELTRE, LA CITTA’ DAI DUE CUORI
Visitare Feltre significa entrare dentro e capire le sue due anime: la città alta e la città bassa. Per questo motivo, è chiamata anche Borgo Verticale.
La città ha, di fatto, una storia millenaria.
Concepita dalla cultura arcaica dei Reti, fu successivamente abitata in epoca romana e massicciamente popolata nel Medioevo.
Nel 1510 fu rasa al suolo dall’imperatore Massimiliano I d’Asburgo e risorse grazie a un’imponente ricostruzione rinascimentale operata dai veneziani della Serenissima.
TRA STORIA E ARCHEOLOGIA
Partendo dalla parte bassa, si torna indietro nel tempo con l’area archeologica ipogea. Si trova sotto Piazza Duomo, ed è una rappresentazione di 900 mq valente e autorevole della primigenia Feltria.
Esempio notevole di città murata con triplice ingresso, ha la particolarità di essere una urbs picta, ovvero una “città dipinta”, grazie alla presenza di molti palazzi e strutture architettoniche con pareti affrescate.
Qui, è possibile inoltre vedere da vicino una via commerciale di Feltre in epoca romana, esattamente com’era grazie al suo buono stato.
La visita è totalmente gratuita, ma è gradita una donazione libera: l’area è completamente manutenuta da volontari.
Nella parte alta troviamo il cuore pulsante del centro storico, osservato e controllato dall’alto dall’imponente Castello di Alboino, posto sul Colle delle Capre.
Le vie brulicano di reperti storici e artistici: partendo da Piazza Maggiore, dove troneggiano statue di cittadini illustri come Vittorino da Feltre e Panfilo Castaldi e la fontana di Tullio Lombardo.
PALAZZO MAGGIORE
Nella piazza, una tappa obbligatoria è Palazzo Maggiore.
Prima sede del governo cittadino, nel XVII secolo è stato trasformato nel “Teatro de la Sena” (termine dialettale che sta per “Teatro della Scena”).
Goldoni stesso, nel 1729, vi rappresentò “Il buon padre” e “La cantatrice”.
Senza allontanarci troppo, troviamo il Santuario dei Santi Vittore e Corona, vecchio monastero da cui è possibile godere di una vista incantevole.
È stato fondato attorno all’anno 1000, nel periodo in cui le reliquie venivano rubate dalla Terra Santa per essere poi portate in chiese e santuari cristiani in Europa.
Questo fu anche il caso delle spoglie di Vittore e Corona, ancora conservate qui.
Un altro aneddoto interessante riguarda la Seconda Guerra Mondiale: durante il sanguinoso conflitto, alcuni partigiani trovarono rifugio fra le intercapedini di questo Santuario.
Chiudono il quadro artistico i due musei più importanti della città. Prima di tutto il Museo Diocesano d’Arte Sacra, con l’icona bizantina della Madonna tra i Santi Vittore e Nicola del Tintoretto e la Madonna Assunta lignea di Andrea Brustolon.
Merita una visita anche la Galleria D’Arte Moderna “Carlo Rizzarda”, posta dentro Palazzo Cumano, ricco museo di arti decorative e realizzazioni in ferro battuto,
VISITARE I DINTORNI DI FELTRE
Le Dolomiti Bellunesi sono patrimonio UNESCO dal 2009.
Non si può quindi pensare di fermarsi a Feltre, senza poter contemplare la magnificenza degli spazi naturali delle montagne.
Feltre è, infatti, una destinazione perfetta sia per i ciclisti, visto che molti hotel sono bike friendly e forniscono servizi ad hoc per i viaggiatori su due ruote. Ma anche per i camperisti e per chi ama gli sport outdoor, soprattutto il parapendio.
Nella zona sono presenti fantastici sentieri per il trekking.
Da ricordare, sicuramente il sentiero dei covoli in Val di Lamen, famoso poiché è possibile percorrere un trekking ad anello lungo il sentiero dei covoli, rientranze nella roccia create dall’erosione della roccia vulcanica a seguito delle glaciazioni.
Questo tratto è piuttosto semplice da percorrere: ha una lunghezza di circa 7 km e un dislivello di massimo 600 mt.
Se invece si cerca una camminata più tranquilla, impossibile non suggerire il Viale di Cart, una lunga via alberata dove si possono scorgere dimore d’epoca appartenute a nobili feltrini.
Purtroppo, non è possibile visitarle in quanto sono tutte di proprietà privata, ma sono comunque visibili dal sentiero.
VISITARE E ASSAGGIARE FELTRE
I turisti itineranti che passano per Feltre rimangono sbalorditi dal bagaglio enogastronomico della città.
La ricca scelta di leccornie rappresenta a pieno l’anima montana, autentica e casereccia di questi luoghi.
I prodotti più importanti sono la noce feltrina, il miele DOP delle Dolomiti, il fagiolo di Lamon e il mais sponcio.
Tutto questo incontra i vari gusti ed è possibile gustarlo nei vari agriturismi presenti in città.
Non c’è cibo senza bevande, perciò non si può certo parlare di Feltre senza decantare la Birra di Pedavena. Insieme alla speciale Birra del Centenario – birra di malto, non filtrata e pastorizzata – è l’elemento chiave della cultura feltrina.
La storica birreria di Pedavena è una gemma nascosta con affreschi originali degli anni ‘40 ed è il primo locale in Italia per vendite al pubblico di birra, con circa 3 milioni di bicchieri serviti.
Imperdibile l’appuntamento anche alla vicina Fabbrica in Pedavena, dove spesso sono organizzate visite guidate e degustazioni.
La Fabbrica è circondata da un delizioso parco, con coniglietti e altri animali che corrono liberi nel verde.
COME RAGGIUNGERE FELTRE
Considerato Milano come punto di partenza, la città di Feltre è tranquillamente raggiungibile percorrendo l’autostrada A4 (La Serenissima) fino a Vicenza.
Poi si imbocca la A31 Valdastico fino a Dueville (VI) e successivamente si sceglie la Strada Statale 47 della Valsugana (direzione Trento) sino al bivio per Feltre.
Nel caso non vogliate usare l’auto, il mezzo migliore rimane il treno. Basterà prendere la linea Milano – Venezia e lì cambiare con la linea Venezia – Castelfranco Veneto – Montebelluna – Belluno – Calalzo.