visitare mogliano veneto

VISITARE MOGLIANO VENETO, TRA VENEZIA E TREVISO

Se stai pensando di visitare Mogliano Veneto, ecco alcune informazioni che potrebbero esserti utili.

Mogliano Veneto (Mojan in dialetto veneto, Mogian in dialetto veneziano) è un comune italiano della provincia di Treviso.

Sorge in una zona pianeggiante, su un terreno principalmente argilloso, bagnato dal fiume Zero e da diversi fossi e canali, tra cui il Pianton, lo Zermanson e la Fossa Storta.

È rilevante anche la presenza di falde acquifere.

VISITARE MOGLIANO VENETO: LA SUA STORIA

Il nome della città sembra essere di origine romana: praedium Molianum, denominazione di un complesso di possedimenti, appartenuto a un certo “Molius”.

Un’altra ipotesi fa risalire il toponimo al veneto “mojo” cioè “umido”.

Il primo documento che testimonia l’esistenza di Mogliano (Moliane era il suo nome antico) è datato 997 d.C.

In quell’anno il vescovo di Treviso permise la costruzione di un monastero benedettino, perché la zona fosse bonificata e ripopolata.

Nel 1074, quando completarono l’opera, i monaci furono sostituiti dalle monache, che restarono nell’abbazia sino al Quattrocento.

Nel basso medioevo, la zona di Mogliano, trovandosi tra i territori dei comuni di Treviso, di Padova e della Serenissima, fu colpita duramente dalle lotte che li opponevano.

In quel periodo si registra la nascita della scuola dei Battuti, una confraternita laica d’ispirazione cristiana. La stessa che gestirà un ospedale per i bisognosi sino al 1806, quando le leggi napoleoniche abolirono gli ordini monastici e le associazioni religiose.

Il paese attraversò un lungo periodo di pace solo dopo il 1516, data di fine ostilità tra la Lega di Cambrai e Venezia.

Fiorì l’agricoltura e nacquero le bellissime ville, tuttora esistenti.

Dopo la caduta di Venezia, dal 1815 Mogliano divenne austriaca e conobbe un sensibile sviluppo edilizio.

In seguito all’annessione al Regno d’Italia, la rinominarono “Mogliano Veneto” per distinguersi dall’omonima Mogliano situata nelle Marche.

Entrambi i conflitti mondiali colpirono il paese.

Durante la Prima Guerra Mondiale, le sue ville divennero ospedali militari e sedi delle armate impegnate sul basso Piave.

Mentre durante la seconda, l’intera zona venne pesantemente bombardata dall’esercito alleato, intenzionato a distruggere le infrastrutture e le vie di comunicazione fasciste.

VISITARE MOGLIANO VENETO: COSA VEDERE

Nonostante Mogliano non presenti un vero e proprio centro storico, è stata nominata Città d’Arte nel 1999, grazie alla presenza di alcuni siti artisticamente interessanti.

Il più noto è la Chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, costruita nel XII secolo, ma poggiante su un’antica pieve con fonte battesimale.

L’edificio ha subito profonde ristrutturazioni nel corso dei secoli, mentre il campanile è rimasto quasi intatto.

Al suo interno vi sono vere e proprie opere d’arte: le pale di Antonio Buratti, Giuseppe Boldini e Gian Carlo Bevilacqua, gli affreschi trecenteschi della sacrestia. E, inoltre, le tele di Sebastiano Santi (l’Annunciazione, la Nascita di San Giovanni Battista e un’Adorazione dei pastori).

È presente anche un organo a trasmissione pneumatica della celebre ditta Tamburini di Crema e, in uno dei sette altari, è sepolto il corpo di Santa Matronilla.

Del ricco complesso oggi resta ben poco. Sopravvivono parte del chiostro e lo spazio un tempo dedicato all’orto e al frutteto, il brolo, oggi convertito in Urban Center, uno spazio espositivo, sede di importanti mostre.

A Mogliano si trovano altre tre chiese parrocchiali: la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, progettata da Luigi Candiani e consacrata nel 1968, la novecentesca Parrocchiale di San Marco Evangelista, e la Chiesa di Maria Ausiliatrice, del 1915, dall’architettura neoromanica.

VISITARE MOGLIANO VENETO: LE VILLE

Mogliano è principalmente nota per le sue numerose ville venete, risalenti ai tempi della Repubblica della Serenissima e oggi inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Una delle più celebri è Villa Gavioli, che si compone di due piani, un frontone, due barchesse e un oratorio intitolato a Sant’Antonio da Padova.

Accanto a Villa Gavioli, si trova Villa Marchesi, costruita nel Settecento, conserva invece buona parte del suo aspetto originale.

Durante l’assedio di Venezia, ospitò un ospedale militare austriaco e nella Prima Guerra Mondiale vi s’insediò il comando dei volontari cecoslovacchi accorsi in aiuto dell’Italia.

Risalenti al Settecento, sono anche Villa Michieli, Villa Milanese, Villa Veronese e Villa Bianchi, con il suo Oratorio della Santissima Trinità, che accoglie le salme dei componenti della famiglia Bianchi.

Un’altra Casa del Soldato fu allestita, durante la Prima Guerra Mondiale, a Villa Zanga, nota soprattutto per la presenza, al suo interno, di un caminetto proveniente dalla casa veneziana di Carlo Goldoni.

Nel parco si trovano sei statue (le Arti), attribuite alla bottega dei Marinali.

Villa Condulmer ha due barchesse ed è nota per aver ospitato per alcuni giorni il celebre Giuseppe Verdi.

Villa Benetton “La Marignana” è oggi sede del Museo Toni Benetton, scultore eccezionale, le cui opere sono visibili nell’enorme parco adiacente.

Altri meravigliosi affreschi cinquecenteschi sono presenti a Villa Da Riva. Alcuni dei suoi stucchi sono da attribuirsi ad Andrea Urbani.

Di Villa Antonini restano solo il cancello d’ingresso e l’oratorio privato, innalzato nel 1854.

All’interno è conservata una pala d’ignoto inserita in una pregevole cornice marmorea.

Villa Palma, a tre piani, è un edificio cinquecentesco, che oggi ospita un albergo.

I VECCHI MULINI E PIAZZA DEI CADUTI

Risultano interessanti anche alcuni vecchi mulini: Mulino Turbine e Mulino Valerio, che nasconde un mulino più antico, citato dalla fine del Settecento.

Il complesso ha funzionato sino a pochi decenni fa e attualmente è adibito a uso residenziale.

La vita pubblica si concentra quasi esclusivamente in Piazza dei Caduti, attorniata dal Municipio, opera dell’architetto Mario Fabris, in stile art déco.

Al centro della piazza si trova il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, realizzato da Giuseppe Viasco Vian.

VISITARE MOGLIANO VENETO: I DINTORNI

Tra le frazioni, Bonisiolo è un piccolo centro rurale, in cui sorge un antico santuario mariano, in passato meta di pellegrinaggi.

A Campocroce sono presenti diverse ville venete e l’ex filanda Motta, in passato uno dei più importanti centri dell’industria serica italiana.

A Zerman si trovano i resti di alcuni affreschi, attribuiti al Veronese, che ornano la parrocchiale, un capitello e una villa.

Marocco sorse in un’area rurale, apprezzata in passato dai nobili veneziani, i quali vi lasciarono diverse ville; così come la località di Mazzocco è nota per alcuni palazzi signorili.